Raffaella Marchiori

Raffaella Marchiori è docente di sostegno specializzata presso l'Università degli Studi di Padova. Lavora presso la scuola primaria dal 2001.

Si è formata sui principi della pratica a pluisieurs nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico con formazione pluriennale presso la Scuola Lacaniana di Psicanalisi a Venezia e con Martin Egge e Chiara Mangiarotti presso il CTI di Venezia.

Si è laureata con Umberto Galimberti presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, con tesi su "Autismo e processi educativi".

Applicatrice Feuerstein di I e II livello. Diploma di specializzazione biennale conseguito presso il CTI di Treviso nel 2012.

Psicomotricista relazionale, diplomata presso I.I.P.R. di Venezia con Tesi “Autismo infantile: il corpo e il movimento. Per un approccio corporeo nell'educazione del bambino autistico”, 2016.

Conduce da diversi anni percorsi educativi inclusivi nelle scuole primarie e corsi di psicomotricità relazionale (di gruppo e individuali) presso strutture pubbliche e private a Venezia e Mestre.

Ha realizzato (con Margherita Piantini) e condotto il Progetto europeo di teatro- psicomotricità e lingua italiana per bambini della scuola primaria: "Pierino e il lupo" (2019)

Ha partecipato alla conduzione dell'Atelier "In viaggio con ragazzo Volpe" (2019) e all'atelier Teatro "Nel paese degli Arcibicocchi" (2021) presso la Fondazione Martin Egge Onlus.

Ha realizzato corsi di formazione sul tema delle pratiche educative nell''autismo infantile, presentando il proprio lavoro in occasione di seminari di studio e conferenze.


Pubblicazioni:

“Massimiliano”, in "Guardare il mondo attraverso una fessura. A scuola con i bambini autistici", a cura di Chiara Mangiarotti, Quodlibet, 2012.

“ Lorenzo”, in "Guardare il mondo attraverso una fessura. A scuola con i bambini autistici", a cura di Chiara Mangiarotti, Quodlibet, 2012.

“Le parole e i contorni delle cose. Massimiliano alla scuola elementare”, in "La Psicoanalisi n. 68", 2020.

“Un caso di autismo infantile: corpo, movimento e arte” in "La Psicoanalisi n. 68", 2020.