S.O.S. Venezia e la laguna! 

Filastrocche di Otto il bassotto

Amorose corrispondenze

Chiara Mangiarotti

Lo scorso marzo, quando Alessandra Pellizzari mi ha proposto di affidare ai ragazzi dell’Atelier di Disegno e Pittura l’illustrazione del libro SOS Venezia e la laguna! Filastrocche di Otto il bassotto, ho accettato con entusiasmo e anche con un pizzico di apprensione per un progetto che mi sembrava ambizioso e impegnativo. 

È iniziato così un viaggio con Alessandro Cipriano, Mattia Dian, Pietro Rech cui si sono presto aggiunti Amos Bompieri e Kokoro Dalla Valentina e allo stesso tempo è cominciata la collaborazione con Cristiano Vettore. Una nuova collaborazione, dei nuovi partecipanti, uniti da una “corrispondenza amorosa” nei confronti del mondo dove queste filastrocche ci trasportano, in cui fantasia e nonsense e la bellezza che ancora resiste mediano la realtà fortemente minacciata di Venezia e della sua laguna. Gli animali e gli uccelli che popolano la città usciti dalla penna di Alessandra, con soave leggerezza sussurrano parole gentili e lasciano cadere qualche macigno: interessi economici, turismo incontenibile, grandi navi che minacciano i fondali e inquinano con le loro emanazioni, sgretolamento del tessuto urbano,  moto ondoso, inquinamento acustico, plastica dilagante…Insopportabile reale della globalizzazione che si declina nella particolarità di Venezia facendone un sito passibile di sparizione. 

I nostri artisti hanno lavorato indefessamente, ognuno interpretando con la propria sensibilità e traducendo in immagine la voce dell’autore, seguiti dalla guida di Cristiano che ha saputo sostenere e valorizzare lo stile di ognuno.

L’amore per la “natura” di questa città unica, lavorata nei secoli dagli uomini e dalle donne, di chi non può fare altro che dedicarsi alla propria passione ci indica che salvare la bio-diversità e salvare l’unicità soggettiva hanno in comune la stessa causa. Con le parole di Malena Ernman, “La terra ha la febbre, ma la febbre è solo un sintomo di una crisi della sostenibilità di maggiori dimensioni, in cui in realtà sono il nostro stile di vita e le nostre scelte a essere la minaccia più grande per la sopravvivenza futura: tutto è riconducibile alla crisi della sostenibilità, che comprende l’inquinamento atmosferico e la biosfera, così come il sistema economico e politico, e tutto questo ci porta al punto cruciale dello stato di salute dell’umanità”[1].  

Un grande grazie ai ragazzi dell’Atelier di pittura, Alessandro, Kokoro, Naturonda06, Mattia, Pietro, senza dimenticare Mattia Marchiori che in questi mesi ha partecipato all’atelier allietandoci con le sue improvvisazioni rap e grazie ad Alessandra Pellizzari e a Cristiano Vettore che hanno voluto credere nel loro lavoro.


[1] Greta Thunberg, Svante Thunberg, Beata Ernman, Malena Ernman, La nostra casa è in fiamme, Mondadori, Milano 2019, p. 62.

Se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola

Cristiano Vettore

Quella che avete letto nelle precedenti pagine, celata tra i versi di Alessandra e il fantastico mondo a colori di Mattia, Alessandro, Kokoro e Amos, è per me, prima di ogni altra cosa, la testimonianza di una serie di meravigliosi ed inaspettati incontri che la vita si è divertita a disseminare qua e là lungo la mia strada, nell’ultimo anno.

L’incontro con Chiara, innanzitutto, che mi ha spalancato le porte della Fondazione Martin Egge, fidandosi fin dal primo istante di questo ragazzo un po’ matto che gioca a vestire i panni dell’artista, scommettendo sulla mia totale impreparazione nel campo da lei trattato, ma scorgendo, forse, la mia infinita voglia di conoscere, esplorare, mettermi alla prova e sporcarmi le mani. A lei devo dire grazie soprattutto di avermi concesso la possibilità di esprimermi a modo mio, di entrare a poco a poco nel mondo di questi ragazzi incredibili, cercando di coltivare il loro indubbio talento, ottenendo la loro fiducia passo dopo passo, dal basso della mia inesperienza, ma con la cura e la dedizione con cui si conquistano le cose più preziose.

L’incontro con loro, i ragazzi, che come un fulmine a ciel sereno ha sovvertito molte delle certezze che credevo di avere, spiazzandomi, spingendomi a rimettere tutto in discussione e a pormi delle domande, talvolta scomode, che, altrimenti, mai nella vita mi sarei posto. Sarei felice, attraverso questo percorso, di aver donato loro almeno un centesimo di quello con cui essi hanno arricchito la mia sensibilità sulla visione delle cose.

L’incontro con Alessandra che con le sue storie ci ha invitato a soffermarci con occhio critico sulle problematiche che mai come in questo periodo attanagliano la nostra amata città, riempiendoci però, al tempo stesso, il cuore di quella magia e leggerezza tipica dei suoi simpatici personaggi.

Grazie a questo piccolo miracolo nell’ultimo periodo, lo ammetto, anche un consumato trentenne come me, ha iniziato a ribattezzare tutti i bassotti, i gabbiani, le pantegane, i cormorani avvistati qua e là per Venezia, rispettivamente Otto, Ciano, Nana, Tano e via discorrendo.

L’incontro con il fenicottero Alberto che, da quel sottile lembo di terra sperduto in mezzo alla laguna nord che è Lio Piccolo, ci ricorda come valga sempre la pena aspettare gli amici, perché volare tutti insieme, in un unico grande stormo, accogliendo le diversità e annullando i pregiudizi, è sempre la scelta migliore che un essere “umano” possa fare. È forse proprio questo, a parer mio, l’insegnamento più importante che tutti noi dovremmo far nostro alla fine di questo meraviglioso viaggio.

Sabato 19 ottobre 2019 ore 17.00


Villa Hériot, Giudecca, Venezia



- Presentazione del libro "SOS Venezia e la laguna! Filastrocche di Otto il bassotto" di Alessandra Pellizzari (Casa Editrice el squero, 2019) illustrato dai partecipanti all'atelier di disegno e pittura della Fondazione Martin Egge Onlus, condotto da Chiara Mangiarotti e Cristiano Vettore.


- Inaugurazione della mostra delle tavole originali di Alessandro Cipriano, Kokoro Dalla Valentina, Mattia Dian, NaturOnda06, Pietro Rech, Amos Bompieri.


La nostra opera collettiva "Omaggio a Villa Hériot", realizzata da Alessandro Cipriano, Amos Bompieri, Kokoro Dalla Valentina, Mattia Dian, Mattia Marchiori e Cristiano Vettore, in seguito alla mostra "S.O.S. Venezia e la laguna", è stata donata al Museo di Villa Hériot ed è entrata a far parte della Collezione di opere d'arte dell'Iveser di Venezia.